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Hai mai sentito parlare dell’occhio pigro? Sì, esiste davvero, ed è più comune di quanto si pensi!
Se hai ricevuto una diagnosi non preoccuparti, non è tutto così grigio come sembra. In questo articolo, esploreremo insieme la sindrome dell’occhio pigro, scoprendo quali sono i sintomi, le cause e i trattamenti disponibili.
L’occhio pigro, noto anche come ambliopia, è un vero e proprio “ribelle dell’infanzia”: si sviluppa generalmente dalla nascita fino all’età di 8-10 anni ed è la causa principale di diminuzione della vista tra i bambini. Sebbene raramente, può colpire entrambi gli occhi.
Immagina questa scena: uno degli occhi decide di prendersela comoda, mentre l’altro fa tutto il lavoro da solo. Succede proprio così!
Di solito questo avviene perché uno degli occhi viene usato meno frequentemente dell’altro.
In condizioni normali, il cervello riceve input visivi da entrambi gli occhi, che vengono poi elaborati per formare un’unica immagine. Tuttavia, se uno degli occhi non riceve input visivi chiari e distinti durante i primi anni di vita, il cervello può ignorare le informazioni provenienti da quell’occhio e concentrarsi solo sull’altro.
Di conseguenza, l’occhio “ignorato” presenta uno sviluppo visivo anomalo. Poiché il sistema visivo termina la fase di “apprendimento” al termine della prima infanzia (fino ai 8-10 anni), se gli stimoli visivi non sono adeguati in entrambi gli occhi, l’acutezza visiva dell’occhio pigro non si sviluppa come dovrebbe, rendendo la visione sfocata nell’occhio affetto, nonostante la correzione con gli occhiali.
Ma come possiamo capire se abbiamo un occhio pigro? Beh, ci sono alcuni segnali a cui fare attenzione. Ecco alcune considerazioni da non sottovalutare.
• Visione offuscata o annebbiata
L’occhio pigro potrebbe non essere in grado di farti vedere chiaramente, anche con gli occhiali.
• Visione doppia
L’occhio pigro potrebbe far sì che tu veda un’immagine doppia di oggetti o testi.
• Problemi nella percezione della profondità
Hai difficoltà a percepire correttamente la distanza tra gli oggetti? Potrebbe essere un segnale di occhio pigro.
• Affaticamento agli occhi
Senti stanchezza agli occhi anche dopo poco tempo? Potresti avere un occhio pigro.
• Mal di testa
Alle volte l’ambliopia potrebbe causare mal di testa, soprattutto quando ci si sforza per vedere meglio con l’occhio affetto.
Ecco alcuni campanelli d’allarme da non sottovalutare.
• Vagare degli occhi
Se l’occhio inizia a vagare verso l’interno o l’esterno manifestando un’alterata motilità oculare, non sottovalutarlo.
• Schiacciamento delle immagini
Le immagini che vede il tuo piccolo potrebbero apparire più schiacciate o distorte.
• Difficoltà di apprendimento
Nel tuo bambino in età scolare, l’occhio pigro può interferire con l’apprendimento, specialmente quando si tratta di attività che richiedono una visione nitida e precisa, come la lettura o la scrittura.
Ricorda, alcuni di questi segnali possono essere più strani di altri, e i bambini piccoli potrebbero non essere in grado di dire esattamente cosa li infastidisce.
Quindi, se noti uno qualsiasi di questi sintomi, non sottovalutarli!
Una visita dall’oculista potrebbe fare al caso vostro, per verificare se c’è un occhio pigro in agguato.
L’occhio pigro è più comune nei bambini e può essere causato da diversi fattori, eccone alcuni.
Ma non preoccuparti, per l’occhio pigro ci sono alcune soluzioni! La vita è troppo bella per essere vista solo da un occhio 😊
L’ambliopia potrebbe sembrare una condizione difficoltosa, ma va detto che la terapia è molto più efficace e facile da eseguire nei bambini, soprattutto prima dei 7 anni.
La tempistica dell’intervento, infatti, è cruciale: la “plasticità” del sistema visivo si arresta intorno ai 10-11 anni e prima si interviene, migliore sarà il recupero dell’occhio pigro!
Al contrario, le opzioni di trattamento tradizionali, come cerotti, lenti correttive ed esercizi per gli occhi, spesso non portano a un miglioramento duraturo dell’ambliopia negli adulti. Questo accade poiché il sistema visivo, superata l’età infantile, acquisisce oramai una funzionalità e stabilità che perdura per tutta la vita adulta.
La correzione dell’occhio pigro dipende dalla gravità della condizione e dall’età del paziente.
Tra i trattamenti e le terapie più comuni per correggere l’ambliopia ci sono:
• Occhiali o lenti a contatto
Correggere eventuali errori di rifrazione è spesso il primo passo nel trattamento dell’occhio pigro. Gli occhiali o le lenti a contatto possono aiutare a migliorare la visione nell’occhio interessato.
• Terapia oculistica
Gli esercizi ortottici sono spesso raccomandati per aiutare a migliorare la visione nell’occhio pigro. Questi esercizi coinvolgono attività mirate a rafforzare i muscoli degli occhi e a migliorarne la coordinazione.
• Benda sull’occhio
In alcuni casi, una benda sull’occhio sano potrebbe convincere l’occhio pigro a mettersi al lavoro. Questo può aiutare a rafforzare la vista nell’occhio interessato. La durata del bendaggio dell’occhio pigro è correlata all’età della diagnosi di ambliopia: prima si pone diagnosi di occhio pigro, minori saranno le ore giornaliere che bisognerà dedicare alla chiusura (tramite bendaggio) dell’occhio affetto. Al contrario, un deficit riscontrato in età più matura, richiederà uno sforzo maggiore ed un bendaggio intensivo.
• Terapia intensiva
Questo tipo di terapia coinvolge l’uso di giochi e attività progettati per migliorare la visione nell’occhio pigro. Questi programmi possono essere supervisionati da un terapista visivo e possono essere particolarmente utili per i bambini.
• Intervento chirurgico
In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere le condizioni sottostanti che causano l’occhio pigro, come il blocco visivo causato da una cataratta congenita.
Questa situazione è particolarmente rischiosa, poiché causa un blocco totale degli input visivi sin dalla nascita. Per questo motivo le linee guida suggeriscono di rimuovere la cataratta congenita quanto prima dopo la nascita (entro i 6-9 mesi).
Per concludere, è bene ricordare che, indipendentemente dalla causa sottostante, la prevenzione è fondamentale. Visite oculistiche periodiche in età infantile consentono di individuare quanto prima la problematica ed intervenire subito, migliorando la prognosi.
È anche importante ricordare che, se non si procede secondo le giuste tempistiche, il deficit visivo potrebbe perdurare per tutta la vita adulta, non consentendo una visione ottimale dall’occhio affetto.
Insomma, anche gli occhi hanno bisogno di una pausa ogni tanto, ma è importante per il loro benessere che quando sono al lavoro lo facciano sempre insieme!
Specialista convenzionato presso ASL Lecce, libero professionista e membro SISO-AIMO, si occupa principalmente di imaging retinico, dacriologia e disfunzioni della superficie oculare, gestione dei disturbi palpebrali. Leggi la biografia completa.
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